“Un secolo sconfinato” ritorna a Montereale Valcellina
Martedì 31 ottobre alle 20.45, il concerto-racconto-immagine “Un secolo sconfinato” bissa a Grizzo di Montereale Valcellina, presso il locale Asilo Monumento, dopo essere stato accolto con calore e commozione a Fagagna. Ancora protagoniste la fisarmonica di Flavio Biasi e la narrazione di Giorgio Monte, su testi inediti di Romeo Pignat. Il racconto, alternato a momenti musicali sullo sfondo di foto storiche tratte dagli archivi dell’Ente Friuli nel Mondo, dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e dell’Associazione Giuliani nel Mondo, ci accompagnerà lungo il tormentato Novecento del Friuli e della Venezia Giulia. Un flusso di riflessioni e immagini, valorizzati da musiche struggenti, che spaziano dalla villotta friulana al tango argentino, da un drammatico valzer russo a una musette francese, passando attraverso autori come Händel, Šostakovič, Galliano.
Uno spettacolo che ci avvicina al recente passato della nostra regione di frontiera, dove alle già cospicue migrazioni economiche si aggiunsero impressionanti movimenti di massa delle popolazioni civili, causati da eventi storici come la Rotta di Caporetto, nel 1917, e l’esodo giuliano-dalmata, culminato con le partenze dall’Istria nel 1947, subito dopo la firma del Trattato di Parigi che definì i confini nazionali in via provvisoria. Si scoprirà come anche le nostre genti abbiano vissuto sulla propria pelle le condizioni di migranti, profughi, esuli, apolidi, vittime delle “ragioni assurde” della storia e della geopolitica e spesso incompresi anche dal resto dell’Italia e dagli altri italiani. Un vissuto che ci avvicina a quello di molti migranti che oggi raggiungono l’Italia e l’Europa, spinti dalle follie e dai destini del mondo che non riusciamo a dominare. Un racconto drammatico, che ci conduce alle soglie di quella dimensione esistenziale e psicologica in cui “noi siamo stati gli altri”.
Nella foto Flavio Biasi e Giorgio Monte in un momento dello spettacolo a Fagagna.