Storie viste e narrate con la fisarmonica

Da molti anni l’Associazione Musicale Fadiesis promuove l’incontro della musica con altre forme espressive e in particolare con la narrazione e la lettura poetica. La fisarmonica, che ha ispirato la nascita dell’Associazione, è lo strumento principe dell’“affabulazione musicale”, della storia in scena accompagnata dalle note. Per sua stessa natura… Il mantice racconta. 

L’esperienza maturata in questo campo a fianco di grandi poeti e scrittori come Pierluigi Cappello e Pino Roveredo, di realtà come il Circolo Culturale Menocchio, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, l’Associazione Culturale Aladura, Pordenone Poesia Community, la collaborazione sul palco con realtà teatrali, quali L’Arlecchino Errante, il Molino Rosenkrantz o il Teatrino del Rifo, con attrici e attori come Carla Manzon, Giorgio Monte, Massimo Somaglino e Gabriele Benedetti, la partecipazione propositiva a manifestazioni come il Premio letterario “Giuseppe Malattia della Vallata” o Voci di Luoghi, hanno ispirato lo sviluppo di un filone di spettacoli “trasversali”, dove musica, racconto e fotografia s’intrecciano in percorsi multimediali e l’espressione artistica s’incontra con la memoria attiva e la riflessione sociale.

Questa formula, battezzata con il nome “Il mantice racconta” e attuata in collaborazione con lo Studio Primalinea di Pordenone (testi, ricerca iconografica, veste grafica), ha dato vita a molti concerti-racconto-immagine firmati “Fadiesis” ed è alla base di progetti come La grande onda, uno sguardo insolito sulla I guerra mondiale.

Tra le produzioni realizzate e disponibili per spettacoli a tema ricordiamo:

La musica della Bossina        
Concerto-racconto (voce e fisarmonica)
Romeo Pignat, testi
Le storie, i segreti, le curiosità della “Pordenone di una volta”, attraverso i versi dialettali di Ettore Busetto, perle di memoria e di poesia sospese tra sorriso e amarezza.

Valcellina. La strada della luce
Concerto-racconto-immagine (voce, fisarmonica e immagini)
Ruggero Lorenzi, fotografie; Romeo Pignat, testi
Un’ipnotica trama di note, immagini e parole, che cala gli spettatori dentro testimonianze di eccezionale quotidianità di chi ha percorso e vissuto la “vecchia strada della Valcellina”, fino alla sua chiusura nel 1992.

Maniago. Storie fatte a mano
Concerto-racconto-immagine (voce, fisarmonica e immagini)
Ruggero Lorenzi, fotografie; Romeo Pignat, testi
Un viaggio dentro officine e gesti scomparsi, attraverso le emozioni e i ricordi degli artefici di una grande tradizione, verso nuove sfide che raccontano il futuro della “città dei coltelli”.

(Involontaria) Trilogia delle migrazioni

Non capivamo
Concerto-racconto-immagine (voce, fisarmonica e immagini)
Romeo Pignat, testi
Archivi fotografici: Associazione Bellunesi nel Mondo dal laboratorio sulla I guerra mondiale Movimenti nelle retrovie
Non solo campi di battaglia. Il concerto-racconto-immagine Non capivamo spalanca uno scorcio inedito sulle drammatiche vicende che coinvolsero le popolazioni civili del nord-est d’Italia durante la Grande Guerra: una violenta “bufera migratoria” con seicentomila profughi, lacerazioni familiari e traumi collettivi, che cambiarono nel profondo le coscienze individuali e la vita sociale dei territori toccati da questi eventi.

Un secolo sconfinato
Concerto-racconto-immagine (voce, fisarmonica e immagini)
Romeo Pignat, testi
Archivi fotografici: Associazione Bellunesi nel Mondo, Associazione Giuliani nel Mondo, Ente Friuli nel Mondo
Dalla Rotta di Caporetto all’ingresso della Slovenia nell’area Schengen, il secolo trascorso ha duramente provato con le sue “logiche” geopolitiche la nostra terra di frontiera, che a schiere di migranti ha aggiunto centinaia di migliaia di profughi e di esuli. La voce della fisarmonica accompagna un Novecento di movimenti e di spaesamenti, verso un destino locale e globale ancora denso d’incertezze.

Lacrime nere
Concerto-racconto-immagine (voce, fisarmonica e immagini)
Ferruccio Clavora, Romeo Pignat, testi
Archivi fotografici: immagini tratte dall’omonima pubblicazione e contributi da varie associazioni e privati
Liberamente tratto dall’omonimo libro, Lacrime nere è un viaggio che rievoca l’emigrazione dalle Valli del Natisone alle miniere del Belgio, partendo dal dramma di un piccolo popolo di frontiera e dalla notte della dignità dell’uomo venduto e “comprato sulla carta di un trattato”, per condurci infine verso uno spiraglio di luce e di coscienza.