Pier Paolo Pasolini.
Un viaggio tra eresia e purezza

Il progetto esplora il rapporto tra due concetti quasi inestricabili nel pensiero pasoliniano: purezza ed eresia. Lo fa accompagnandoci idealmente e fisicamente in territori legati alla vita e all’opera del più prolifico, versatile e controverso intellettuale e artista italiano del Novecento. 

La purezza ricercata da Pasolini è quella che promana dal mondo contadino della sua giovinezza, non ancora falsificato dalla globalizzazione consumistica, e trova viva espressione nelle Poesie di Casarsa, scritte nel friulano materno, fuori dei cerchi dell’omologazione linguistica e culturale. Questo spunto dialettale è l’inizio di un viaggio poetico-musicale dal Friuli Occidentale alla luce della Bassa, che ci conduce verso altre purezze: quella ancestrale della Laguna di Grado, scelta per il set del film Medea, e soprattutto quella della poesia dell’amico Biagio Marin, capace di elevare il dialetto graesan a vette universali.
L’eresia, la seconda fonte d’ispirazione di questo progetto, è una “attitudine” praticata e teorizzata da Pasolini, come testimonia la raccolta di saggi Empirismo eretico del 1972. Per sviluppare questo tema si sono scelti due punti di vista: il primo è lo sguardo artistico de Il Vangelo secondo Matteo in cui, sullo sfondo di una Matera arcaica e rurale, emerge una figura pura ma al contempo eretica, un Cristo rivoluzionario e agitatore. Il secondo è l’anticonformismo politico dello stesso Pasolini, che contesta il potere imperante democristiano, l’ideologia capitalistica dello sviluppo, ma anche le ipocrisie borghesi del ’68 e i conformismi della sinistra. Alla luce di questa complessa, contradditoria, scomoda personalità, il percorso del progetto ci porta a un evento culturale memorabile del secondo Novecento, che non ha beneficiato del contributo di pensiero di Pier Paolo Pasolini. Nel 1966, a Gorizia, il I Incontro Culturale Mitteleuropeo dedicato alla poesia e presieduto dall’amico Biagio Marin, fa affluire nel capoluogo isontino alcuni tra i più importanti poeti, scrittori, intellettuali europei: da Italia, Austria, Germania Ovest, Jugoslavia, Ungheria, Repubblica Ceca. Un momento eretico, coraggioso, controcorrente, che scavalca la “cortina di ferro” nel pesante clima da guerra fredda di quegli anni.  All’appuntamento manca proprio il poeta-scrittore-intellettuale italiano più attivo ed eretico. Perché? L’assenza merita almeno una riflessione e un inizio d’indagine.

L’illustrazione scelta per questo progetto è un disegno del fumettista Giuseppe Palumbo, che darà il suo contributo con una performance live in occasione del “concerto-visivo” Pasolini musica e immagine per il Vangelo secondo Matteo. L’essenzialità di quest’originale immagine da una parte evoca il tema della purezza. Dall’altra rimarca il peso di una personalità eretica come quella del poeta friulano, capace per il coraggio e per la diversità delle sue idee controcorrente di essere ancora qui tra noi, a cinquant’anni dalla sua morte. Di “pesare” con la sua iconica e illuminante presenza intellettuale, anche nella sua assenza fisica..

Disegno di Giuseppe Palumbo

Giuseppe Palumbo (Matera, 1964) ha cominciato a pubblicare fumetti nel 1986 per riviste come Frigidaire e Cyborg, sulle cui pagine crea il suo personaggio più noto, Ramarro, il primo supereroe masochista.
Dal 2000 è uno dei disegnatori di Diabolik, edito da Astorina.
Ha creato graphic novel su testi di Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo, Guido Piccoli. Hanno pubblicato suoi libri tanti editori italiani e stranieri tra cui Sergio Bonelli, Comma22, Mondadori Oscar Ink, Comicon e Comics&Science/CNR, Kodansha e Dargaud. Fa parte del collettivo Action30, i cui ultimi graphic essays sono “Bazar elettrico” e “Pasolini 1964”.


Dal web


LE TRE PROPOSTE DEL PROGETTO

 Il progetto si articola in tre spettacoli “ibridi” che, nel loro complesso, portano sul palco musica, poesie, dibattito politico, percorsi fotografici e anche un’esibizione dal vivo nel territorio della graphic novel, in un continuo dialogo tra forme e linguaggi espressivi. È una scelta che, umilmente, vuole soprattutto essere un omaggio a quella versatilità e a quello spirito “eretico” di contaminazione che sono la cifra stilistica di Pasolini: la risposta dell’artista  alla sua inesauribile vitalità umana, politica, intellettuale. 

Pasolini. Musica e immagine per Il Vangelo secondo Matteo

Un “concerto visivo” all’insegna della contaminazione tra linguaggi artistici 

Laboratorio musicale-multimediale

Lo spettacolo ha al centro il film Il Vangelo secondo Matteo, diretto da Pasolini nel 1964. Di quel capolavoro è componente essenziale la colonna sonora che, secondo il pastiche stilistico caro a Pasolini, attinge anche alle composizioni della Passione di Bach e ai brani di Mozart, come nel caso dell’Adagio e Fuga K 546. Lo spettacolo è accompagnato da commenti sonori alle immagini, da un quartetto d’archi, con la singolare partecipazione della fisarmonica, strumento amato da Pasolini, inserita anche in altre sue colonne sonore e menzionata in alcuni suoi scritti.

“Nella notte ormai tiepida, corrotti dalla distanza,… giungevano concerti di trombe e fisarmoniche…” (P.P. Pasolini, Quaderni rossi, 1946)

“…avevano tutti l’età in cui una fisarmonica è una cosa importante; fu così che si conobbero”  

(P.P. Pasolini, Il sogno di una cosa, 1962)

A corredo visivo di questo originale laboratorio musicale-multimediale, le foto scattate sul set dal materano Domenico Notarangelo e i disegni realizzati in diretta da Giuseppe Palumbo. Uno spettacolo che abbraccia più forme espressive e artistiche, porta il mantice nei territori della grande musica classica, in un gioco di continue e sorprendenti contaminazioni.


Luoghi ospitanti lo spettacolo:
Matera, Casarsa della Delizia

Venerdì 9 dicembre 2022 ore 20.30
Cinema il Piccolo, Matera
Ingresso libero

Quartetto d’archi Solisti Lucani & Fadiesis
Gianni Fassetta, fisarmonica

Disegni in diretta di Giuseppe Palumbo
Foto di Domenico Notarangelo

In collaborazione con Cesare Genuzio e con l’intervento di Maurizio Camerini, autore dei testi di Pasolini 1964 Camerini-Manna-Palumbo


Venerdì 3 febbraio 2023 ore 20.45
Sala Consiliare, Palazzo Burovich de Zmaievich
Casarsa della Delizia (PN), via Risorgimento 2
Ingresso libero

Ensemble Fadiesis
Glauco Bertagnin, violino
Matteo Marzaro, violino
Marco Nason, viola
Elisa Fassetta, violoncello
Gianni Fassetta, fisarmonica

Disegni in diretta di Giuseppe Palumbo
Foto di Domenico Notarangelo

In collaborazione con Cesare Genuzio

Gorizia, 1966. Un confronto mancato tra due eresie

Quando Pasolini NON incontrò Ungaretti all’Incontro Culturale Mitteleuropeo Poesia, oggi

Racconto-concerto-immagine

Nel maggio 1966 Gorizia ospita il I Incontro Culturale Mitteleuropeo dedicato alla Poesia, oggi. L’evento, di risonanza internazionale, è presieduto da Mario Luzi e da Biagio Marin, con ospite d’onore Giuseppe Ungaretti, che per la prima volta ritorna sui luoghi della Prima guerra mondiale.

Il successo, anche politico, è straordinario. Si presentano all’appuntamento alcuni tra i massimi poeti da sei Paesi europei, dall’Ovest e dall’Est del continente: in quei giorni di primavera a Gorizia la cultura abbatte la “cortina di ferro”. Si registra, tuttavia, un’importante assenza: quella di Pier Paolo Pasolini. È un’occasione mancata, dalla quale sarebbe potuto scaturire un confronto tra due eresie: quella personale di Pasolini, diretta contro l’omologazione consumistica, la distruzione della civiltà contadina e delle identità locali, l’appiattimento borghese; e quella collettiva della gioventù cristiana del Goriziano che aspirava, con coraggio controcorrente, ad abbattere il muro che aveva diviso Gorizia, la Venezia Giulia, l’Europa. Che cosa sarebbe potuto scaturire dall’incontro tra questi due mondi e i relativi punti di vista, in quello straordinario 1966 evocato dalla narrazione, che in Italia e in particolare proprio a Gorizia vedeva grandi fermenti, a partire da quella rivoluzione di Franco Basaglia che stava abbattendo i confini tra “normali” e “diversi”?

Non lo sapremo mai: l’implosione, la disgregazione di ideali e ideologie, forse anche il loro mancato confronto, avrebbe portato all’avverarsi di profezie disperate, come quelle pasoliniane.


Luoghi ospitanti lo spettacolo:
Montereale Valcellina, Gorizia

Domenica 26 marzo 2023 ore 18.00
Circolo Culturale Menocchio
Via M. Ciotti, 1 – Montereale Valcellina
Ingresso libero

Carla Manzon, voce narrante 
Gianni Fassetta, fisarmonica

Presenta l’autore Romeo Pignat

Con la collaborazione di:
Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina
Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia


Domenica 16 aprile 2023 ore 18.00
Sala Incontro della Parrocchia di San Rocco
Via Pietro Veniero, 1 – Gorizia (GO)
Ingresso libero

Carla Manzon, voce narrante 
Gianni Fassetta, fisarmonica

Presenta l’autore Romeo Pignat

Con la collaborazione di:
Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina
Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia

Dall’Academiuta a El critoleo del corpo fracassao

La purezza delle lingue madri per un canto universale.

Note di musica e poesia

Il Progetto “Pier Paolo Pasolini – Un viaggio tra eresia e purezza”, promosso dall’Associazione Musicale Fadiesis, si conclude in un intenso week-end con il doppio appuntamento “Dall’Academiuta a El critoleo del corpo fracassao”. Il poeta e artista Ivan Crico, affiancato anche da Pericle Camuffo nell’evento di Cervignano, proporrà un originale percorso poetico dedicato a Pier Paolo Pasolini e a Biagio Marin, cimentandosi con due opere in dialetto da lui preziosamente tradotte in italiano. L’Ensemble d’archi Fadiesis, accompagnato dalla fisarmonica, intreccerà un intenso dialogo musicale.

L’evento attinge da I Turcs tal Friùl, atto unico teatrale scritto da un giovane Pasolini nel 1944 e pubblicato postumo nel 1976, e da El critoleo del corpo fracassao. Litànie a la memoria de Pier Paolo Pasolini, il poemetto di tredici liriche nate quasi di getto dall’ispirazione di Marin, dopo la morte violenta dell’amico. Ne I Turcs tal Friùl, considerato dallo stesso Pasolini uno dei suoi lavori più riusciti in friulano, la “lingua del popolo” esce dai confini vernacolari e folclorici, acquisendo forza drammaturgica e intensità tragica. Ne El critoleo del corpo fracassao Biagio Marin raggiunge uno dei vertici della poesia in dialetto del Novecento restituendo, con il suo graisan, il corpo e la memoria dell’amico assassinato alla “nostra tera furlana,/ la più bela che sia, / dolse la to magia magia, / che tien l’anema sana”. È la stessa magia che assimila lo “scricchiolio del corpo massacrato” a quello delle conchiglie calpestate sulla battigia, in un atto di purificazione poetica.
Per questo appuntamento anche la proposta musicale intende avere un suo peso specifico, tenendo conto della materia pregiata su cui si è lavorato. La scelta, dunque, dei temi si è rigorosamente concentrata su due musicisti assoluti. Brani di J.S. Bach per I Turcs tal Friùl, un omaggio all’autore preferito da Pasolini, potentemente presente nella sua cinematografia. W.A. Mozart, con il suo Requiem, accompagna invece le Litànie de El critoleo del corpo fracassao. Uno spettacolo, dunque, dove si intrecciano ricerca poetica e musicale, si susseguono accompagnamenti e interludi, si fa incontrare la prosa poetica di Pier Paolo Pasolini, nata dalla giovane terra di Casarsa, con i versi di Biagio Marin, illuminati dall’eterna luce lagunare. Le lingue madri portate ad altezze universali.


Luoghi ospitanti lo spettacolo:
Cervignano del Friuli, Ruda

Venerdì 26 maggio 2023 ore 20.45
Casa della Musica
Largo Maestro Galliano Bradaschia – Cervignano del Friuli (UD) 
Ingresso libero

Ivan Crico, percorso poetico e lettura
Pericle Camuffo, lettura
Ensemble Fadiesis, interludi musicali

Con la collaborazione di:
Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia

Sabato 27 maggio 2023, ore 18.30
Sala consiliare del Comune
Via Alfonso Mosettig, 2 – Ruda (UD)  
Ingresso libero

Ivan Crico, percorso poetico e lettura
Ensemble Fadiesis, interludi musicali

Con la collaborazione di:
Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia

Gorizia, 1966. 
Un confronto mancato tra due eresie  


Un’inedita pubblicazione online a supporto del progetto 

A conclusione e completamento del progetto, si propone un libretto in formato PDF con i testi inediti di Romeo Pignat e alcune foto selezionate del concerto-racconto-immagine “Gorizia 1966. Un confronto mancato tra due eresie”, rappresentato a Montereale Valcellina il 26 marzo e a Gorizia il 16 aprile 2023, con la voce narrante di Carla Manzon e la fisarmonica di Gianni Fassetta

La pubblicazione propone anche, come allegati,  alcuni documenti originali  su cui si è basata la scrittura, con particolare riferimento al I Incontro Culturale Mitteleuropeo del maggio 1966 a Gorizia e ai crescenti rapporti di collaborazione tra le città di Gorizia e di Nova Gorica avviati in quegli anni, che hanno portato dalla Cortina (non) di ferro goriziana alla Frontiera più aperta d’Europa.

Gallery

Pasolini. Musica e immagine per Il Vangelo secondo Matteo
MATERA, Venerdì 9 dicembre 2022 – CASARSA, Venerdì 3 febbraio 2023


Pasolini. Gorizia, 1966. Un confronto mancato tra due eresie
Montereale, Domenica 26 marzo 2023 – Gorizia, Domenica 16 aprile 2023


Dall’Academiuta a El critoleo del corpo fracassao
Cervignano del Friuli, Venerdì 26 maggio 2023 – Ruda, Sabato 27 maggio 2023


Con il sostegno di

Con il patrocinio di

Comune
di Montereale Valcellina

Con il patrocinio e il sostegno di

Città
di Cervignano del Friuli

In collaborazione con

Città
di Casarsa della Delizia

Comune
di Ruda

Associazione
“Centro di Studi Politici, Economici e Sociali
Senatore Antonio Rizzatti”